«Big data» aperti per la lotta contro il cancro

4 Maggio 2015
Aurora Scudieri
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big data cancroI Big Data arrivano anche nella Medicina e soprattutto nell’ambito della ricerca per la lotta contro il cancro. L’associazione francese Cheer’up della Toulouse Business School (TBS), che accompagna i pazienti affetti da cancro, ha deciso di avanzare una proposta per chiedere di aprire l’analisi dei dati generati dai pazienti di oncologia.

La proposta è stata avanzata dal Dottor Florence Dalenc, oncologo, Thomas Filleron, biostatististico, e Laurent Nguyen, responsabile di Farmacia clinica presso i laboratori Pierre Fabre. Secondo gli specialisti il lavoro sarà anche quello di limitare i danni della diffusione di questi dati, danni che toccheranno soprattutto il rischio di invasione della privacy dei pazienti.

All’origine di tutto Florent Delebassé, studente del Master 1 Marketing – Big Data alla TBS, che in collaborazione con la fondazione Arc, ha deciso di poggiarsi al lavoro di ricercatori americani i quali si poggiano sull’analisi dei «Big Data» per creare dei modelli che servano a identificare meglio e subito le lesioni dovute al cancro. Nasce così l’istituto Gustave Roussy (IGR) il quale ha messo in atto un sistema di dati per ottimizzare le diagnosi di cancro.

Come lui, negli ultimi anni, molti altri esempi importanti dimostrerebbero che i Big Data entra sempre più nella realtà dei pazienti, dei medici, della popolazione, soprattutto e sempre più per quanto riguarda la cura e la scoperta dei tumori.

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