New York, nuovi appartamenti da 150 milioni di dollari

2 Giugno 2015
Aurora Scudieri
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casa newyorkNew York- Li chiamano «co-ops» i condomini riservati solo ad un certo tipo di persone. Per poterseli permettere, infatti, non è sufficiente avere un portafogli bello “gonfio”, ma godere di un certo prestigio. 

Come riporta il New York Broker:

Quando si acquista un appartamento in cooperativa (“co-op”), si acquistano quote di una società che detiene la proprietà di un edificio, la quale, a sua volta, concede un determinato appartamento in locazione. Non si diventa mai effettivi proprietari dell’immobile, o della cosiddetta “proprietà immobiliare”. In realtà si acquistano quote di una società, per le quali si riceve un certificato, simile a un certificato azionario.

Conto in banca, parentela e stile di vita vengono passate al setaccio.

Se il consiglio di amministrazione respinge l’acquirente, bisognerà trovarne un altro e non si ha diritto ad alcun indennizzo per l’operazione andata a vuoto. Il consiglio non è tenuto a rendere pubbliche le ragioni del rifiuto, e raramente lo fa. Accade con una certa frequenza che più acquirenti vengano respinti, e la vendita di un “co-op” diventa così un processo lungo e frustrante. 

La selezione è molto severa: tra gli esclusi spiccano nomi quali Mariah Carey, Madonna, Barbra Streisand, anche se recentemente si registra una inversione di tendenza e ” Alcuni, ma non tutti, stanno diventando più flessibili” , almeno secondo le dichiarazioni di Deborah Grubman, broker del Corcoran Group .

I co-ops sono molto ambiti anche per il loro costo inferiore ( circa il 30% in meno) pur essendo posizionati in zone della città come Central Park o Ve Avenue.

Aumentano, parallelamente a questi, appartamenti dal lusso estremo, con prezzi astronomici, come Jean Nouvel (53 W. 53rd St.), del quale sono appena state aperte le vendite, dove per un appartamento bisogna sborsare 15 milioni di dollari, per i più cari, e il prezzo base per il più “piccolo” è di 3 milioni. In un altro grattacielo difronte a Central Park (220 Central Park South), consteranno «tra 15 e 150 milioni di dollari», spiega Charlie Attias dell’agenzia immobiliare Corcoran. Ma i destinatari non sono newyorchesi, bensì stranieri miliardari e ricchi sceicchi.

 

 

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