Dieci scrittori immaginano il mondo tra dieci anni

4 Giugno 2015
Redazione YOUng
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scrittori futuroCi hanno provato veggenti e scienziati. Ma ora tocca a loro: gli scrittori. Intervistati dall’Huffington Post, dieci scrittori anglosassoni, specializzati in fantascienza, hanno provato ad immaginare il mondo dei prossimi decenni.

Una sola domanda: quali cambiamenti potranno avvenire nel mondo nei prossimi dieci anni? Autore di «The Affinities» (2015), Robert Charles Wilson sviluppa la tesi di

 “una oligarchia emergente armata di un apparecchio di sorveglianza di una potenza senza precedenti”.

Per i prossimi decenni l’autore parla di progressi delle scienze cognitive, basati sullo studio di diversi fenomeni, quali il linguaggio o la coscienza, per modificare la natura umana, il suo comportamento e controllare la propria esistenza.

Vincitore del premio Philip K. Dick, David Walton, autore di «Superposition», pensa ad uno sviluppo delle nuove tecnologie soprattutto per le persone anziane. Lo scrittore annuncia una “rivoluzione del settore” e un “investimento obbligatorio da parte del governo nella tecnologia per lo sviluppo”.

Nei prossimi dieci anni la prima persona a sfruttare le nuove tecnologie potrebbe essere vostra nonna. Immaginate per due minuti, un robot ambulante che viene a chiamarvi e vi mostra uno schermo con gli impegni quotidiani. Controllerà luce e serrature di casa, il forno e la temperatura dell’acqua. Potrebbe anche controllare le scorte di cibo in casa per ordinare quel che manca!

Proprietà collettiva e condivisione domineranno il prossimo decennio secondo la scrittrice Elizabeth Bear:

Se avete bisogno dell’auto tre ore a settimana non la comprerete nuova ma in condivisione con il vostro vicino

 La tendenza sarà quella di andare verso una riduzione dell’oggetto individuale per ammortizzare i costi della collettività. Ken Liu (autore di «The Grace of Kings»), parla del lavoro in ufficio dove si svilupperà la meccanizzazione, soprattutto nell’ambito dei trasporti

Le industrie di camion utilizzeranno mezzi automatici per aumentare la sicurezza, migliorare l’efficienza e ridurre i costi

Una innovazione meno ottimista quella pensata da John Birmingham, secondo il quale

le cose cadranno a pezzi, come nei film della Marvel dove solo i supereroi riescono a tenerle insieme.

 

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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