Instagram: e se un vostro selfie fosse venduto per 100.000$?

5 Giugno 2015
Redazione YOUng
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instagram fotografoI social network sono anche una nuova risorsa per inventarsi nuove fonti di guadagno. Così Richard Prince ha deciso di investire su Instagram, recuperando le foto postate con un semplice “copia incolla”. Una attività semplice e redditizia.

Nella galleria Gargosian di New York, una esposizione dal titolo “New Portraits” ha infatti presentato, tra le opere, 38 ritratti, o meglio 38 foto rubate da Instagram. Ogni “tela” è stata venduta per quasi 100.000 dollari.

Immaginate di entrare in una mostra e di vedere in esposizione il vostro selfie condiviso su Instagram, con sotto una cifra a sei zeri. Una somma della quale non vedrete neppure un centesimo.

E’ successo a Doe Deere, ideatrice della ditta di cosmetici Lime Crime che, dopo aver ricevuto diversi messaggi, si è recata nella galleria Frieze Art Fair di New York, dove erano esposte le opere di Richard Prince, ecco la sua reazione:

Ho pensato di doverlo vedere con i miei occhi dato che tutti me ne avevano parlato. Sì, il mio ritratto era esposto alla Frieze di NYC. Sì  trattava di una copia della foto postata e non di un dipinto. Non ho dato alcuna autorizzazione all’artista e Richard Prince l’ha esposta comunque. Per di più “l’opera” è stata già venduta (90.000 dollari). No, non lo denuncerò e non ho idea di chi l’abbia comprata

Prince è recidivo ed è più volte incorso in guai legali;  sua fama la deve a “Cowboy”, foto realizzata attraverso un collage di pubblicità di sigarette. Da allora il fotografo e pittore americano ha “ridefinito il concetto di diritto d’autore, diritto di proprietà” come racconta la sua biografia sul sito di Gargosian.

Anche per la mostra “New Portraits” Richard Prince non rischia alcuna denuncia, dato che la legge “fair-use” in vigore negli Stati Uniti autorizza la riproduzione di una foto.

 

 

L'AUTORE
La redazione di YOUng
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