Consigli per donne single da un libro del 1899

Un “classico” attuale, come fosse stato scritto ieri e non due secoli fa. La Biblioteca nazionale britannica ha rispolverato un volume che contiene consigli per le donne single, datato XIXesimo secolo. L’opera sconsiglia il sesso occasionale, esalta i benefici del matrimonio ma contempla le gioie di una vita da donna single. Sorprendentemente non è del tutto anacronistico.

Pubblicato per la prima volta nel 1899, il testo non può essere considerato né un libro di storia, né un romanzo ma un vero e proprio manuale destinato a donne single dell’epoca vittoriana.

Scritto da un uomo, Haydn Brown, Advice to Single Women risulta attuale, nonostante i suoi 116 anni. Alcuni consigli in esso contenuti fanno di certo sorridere, come l’apologia del matrimonio,  altri irritare, per la non eguaglianza di genere ma molti passi sono ancora incredibilmente innovativi .

Sul tema del matrimonio, che l’autore considera come ” un colpo di fortuna”  si legge:

Le donne single  laboriose e che coraggiosamente hanno costruito una vita di successi devono ritenersi graziate dal destino che ha scelto per loro questa via piuttosto che relegarle ad una vita di miserie in un matrimonio sfortunato. Essere single permette di concentrarsi maggiormente sulla carriera, avere più libertà e, in ultima analisi, libera dagli obblighi matrimoniali, tra i quali quello di frequentare i suoceri. Alcune donne, semplicemente, non sono fatte per il matrimonio 

Un intero capitolo è dedicato al corsetto, considerato come « strumento di tortura » 

 La natura non ha concepito i fianchi delle donne al pari delle vespe. Solo le civiltà più avanzate hanno queste usanze. Paradossale! Più sappiamo e più sciocchi diventiamo

 Robert Davies, direttore editoriale della British Library, ha dichiarato:

 Una sorta di Bridget Jones del 19° secolo. Un approccio moderno dove non manca il cinismo delle istituzioni. Potremo anche considerarlo come il primo libro pro-femminismo, di sicuro riflette bene il mutevole approccio nei confronti delle donne vittoriane e non è affatto fuori moda come ci si aspetterebbe