Palestra, ecco come è cambiata la clientela in 20 anni

30 Giugno 2015
Aurora Scudieri
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palestra

Se vi capita di frequentare una palestra aperta da 20 anni,con le foto degli anni 90 appese al muro, vi renderete conto come è cambiato il cliente tipo. Un tempo l’uomo in sovrappeso, non depilato, con tute lunghe, larghe, bruttine. Oggi dei modelli, con short corti e super attillati, con acconciature perfette e “tartaruga” tirata a lucido.

Se negli anni 90 la cura del corpo maschile era ad esclusiva delle persone omosessuali, oggi non è più così. Il primo a notare il cambiamento, nel lontano 1994, è Mark Simpson, un giornalista inglese, che conia il termine «metrosexual».
Cade così il tabu dell’uomo che si cura, si depila e che fa dell’attività fisica non solo per stare in forma, ma anche per essere più bello.

Prendersi cura del proprio corpo è oramai d’obbligo, non solo per la donna ma anche per l’uomo e questo avviene, oltre che a tavola, anche in palestra. Nel 2015, la prima ricerca effettuata su Google.fr, ad esempio, è stato “fare sport”.

Complici anche le pubblicità, gli spot in tv, i modelli che pubblicizzano profumi o intimo maschile, come l’ex calciatore David Beckham o Rafael Nadal l’uomo ha modificato la sua idea personale di “bello”, acquistando giornali che un tempo erano prerogativa femminile, dove vendono consigliate diete ed esercizi, e facendo della palestra la seconda casa.

In media tutto scatta intorno ai 20 anni, quando il ragazzo diventa uomo, e raggiunge il culmine intorno a 35 e 40 anni. La media, secondo uno studio, degli uomini che frequentano la palestra è di 39 anni. Sono uomini sempre a dieta, che assumono vitamine e comprano prodotti di bellezza.

 

 

 

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