Soffrite d'ansia? Colpa di mamma e papà

14 Luglio 2015
Annette Palmieri
Per leggere questo articolo ti servono: 2minuti

ansia geneticaUn nuovo studio dimostra che la funzione del cervello alla base di ansia e depressione è ereditata, ma sono ancora in corso ricerche per ridurre i rischi connessi a questo vero e proprio disturbo mentale. Lo studio si è concentrata sulle scimmie rhesus che, così come gli esseri umani, hanno quello che viene definito “temperamento ansioso“. L’essere esposte a situazioni leggermente stressanti infatti, come ritrovarsi in una stanza con uno sconosciuto, le porta a smettere di emettere suoni e nel contempo si registra un aumento del livello di stress. I bambini estremamente timidi hanno la stessa reazione, secondo il dottor Ned Kalin, psichiatra presso l’Università del Wisconsin-Madison. Kalin ed i suoi colleghi hanno analizzato il cervello delle giovani scimmie, ansiose e non, riuscendo a provare che tre regioni del cervello sono associate con l’ansia e che questo è un fatto ereditabile; circa il 30% dei casi di ansia precoce si possono spiegare con la storia familiare.

Ansia e depressione sono oggigiorno malattie molto diffuse. Secondo l’Istituto Nazionale di Salute Mentale (NIMH), circa il 18% degli adulti statunitensi ha avuto almeno un disturbo d’ansia nel corso dell’ultimo anno e circa il 7% ha avuto un episodio depressivo. L’età media di insorgenza dei disturbi d’ansia è 11 anni. I bambini estremamente ansiosi corrono un rischio pari al 50% delle possibilità di sviluppare un disturbo mentale nel corso della loro vita. I ricercatori stanno cercando di capire le basi cerebrali di questo atteggiamento, nella speranza di ipotizzare degli interventi precoci in grado di tenere i bambini lontani da ansia e depressione.

Studiando l’albero genealogico delle scimmie “ansiose” è stato possibile rilevare che il 35% dei casi d’ansia potrebbero essere spiegati dai geni tramandati da mamma e papà. Ma i ricercatori hanno fatto un passo in più osservando specifiche zone del cervello che si attivano durante situazioni di stress. Successivamente hanno abbinato queste zone alle regioni cerebrali la cui struttura e le funzioni sono stati ereditati. Da qui si è visto che la funzione di queste tre regioni del cervello coinvolte negli stati d’ansia è ereditabile.

“Quello che troviamo nei cervelli ansiosi è una maggiore attività”, ha detto Kalin. E’ come se le parti del cervello che si sono evolute per affrontare le minacce normali siano col tempo diventate super critiche, rispondendo alle minacce lievi come se fossero importanti. “Crediamo che il nostro studio mostri che l’iperattività di questo sistema è ereditato dai nostri genitori“. Questa iperattività può poi far diventare una persona propensa alla depressione nei casi peggiori.

“Si tratta di malattie molto gravi che sono comuni e colpiscono tantissime persone. Abbiamo bisogno di capire meglio che cosa li porta fino a ciò, quali sono le basi genetiche e trovare nuovi trattamenti per ridurre la sofferenza e, auspicabilmente, farlo il prima possibile.”

SOSTIENI IL PROGETTO!
Sostienici
Quanto vale per te l’informazione indipendente e di qualità?
SOSTIENICI