Medicina Personalizzata clonando la Malattia

30 Aprile 2014
Giovanni Pili
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Clonando le cellule di pazienti affetti da una malattia di origine genetica sarà possibile realizzare cure personalizzate senza rischi di rigetto.

Credit: Dieter Egli, NYSCF

Credit: Dieter Egli, NYSCF

L’idea è quella di riprogrammare le cellule portatrici di una mutazione in modo tale che possano sostituirsi alle altre, la malattia dovrebbe sparire senza rischi di rigetto, evitando magari la chemioterapia, se questa tecnica potra essere estesa anche ai tumori. La malattia viene quindi “clonata” mediante cellule staminali – avevamo già trattato dei recenti progressi in atto per produrle, in questo caso però i ricercatori hanno utilizzato lo stesso metodo usato per clonare la Pecora Dolly – questo è il risultato ottenuto dai ricercatori dell’Università della Columbia e dal Stem Research Foundation di New York, coordinato da Dieter Egli e pubblicato su Nature.

Dopo aver prelevato cellule dalla pelle di una paziente affetta da diabete di tipo 1, una volta estratto il nucleo lo hanno “impiantato” in un ovulo, generando l’embrione da cui sono state ricavate le staminali. Queste vengono riprogrammate in modo tale da produrre insulina; infine si impiantano nella paziente.

Sono tante le applicazioni auspicate dai ricercatori: Parkinson, Sclerosi Multipla, Degenerazione Maculare, eccetera. Non di meno, l’ottimismo non basta. Tra limitazioni legali dovute a stucchevoli questioni bioetiche in odore di religone e verifica concreta di questa terapia in larga scala, di tempo dovrà passarne ancora un po’. L’obiettivo è quello di realizzare una Medicina che sia sempre più personalizzata, al contrario di quella attuale che non a caso tende a ridurre il paziente a mero complesso di meccanismi – uno tra tanti – dimenticando che invece si tratta di una persona, unica, rispetto agli altri.

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